venerdì 4 agosto 2023 15:00

Ayas - Frachey

RAPHAEL GUALAZZI

A Urbino, la sua città natale, Raphael Gualazzi era solito suonare il pianoforte in un vecchio bar, decorato da soli di porcellana regalati negli anni da turisti e studenti del posto. Le prime settimane il suo pubblico era composto da un amico, la fidanzata di questo e i soliti frequentatori del bar. Nello spazio di un anno, centinaia di persone affollavano la via del Bar del Sole per ascoltarlo suonare e quello fu l’inizio di una lunga e bellissima, carriera, e così oggi Gualazzi, jazzista di fama mondiale, ma anche ormai uno dei più sbrilluccicanti nomi del pop italiano, ha deciso di ritornare, perlomeno concettualmente, al passato con un disco in cui rielabora dieci capolavori del repertorio cantautorale italiano, un disco intitolato proprio “Bar del sole”.

Classe 1981, Raphael Gualazzi è cantautore, compositore, arrangiatore, musicista e produttore. Dopo gli studi classici al Conservatorio ha sempre sperimentato diversi generi musicali, dando vita ad uno stile personalissimo, tra stride piano, jazz, blues e fusion.
Gualazzi ha partecipato ai più rinomati festival d'Europa (tra cui l’”International Jazz Day”, presso la sede UNESCO di Parigi, il “Saint Germain Jazz” di Parigi, il “Dìa de la Musica” di Madrid, l'Italian Innovation Day a Bruxelles, testimonial del made in Italy di successo all'estero), ha segnato sold out in Italia e all’estero sempre con formazioni di musicisti internazionali, arrivando a conquistare anche il Giappone e il Canada. Nel 2011, già noto in Francia, ha trionfato al Festival di Sanremo nella categoria Giovani con il brano “Follia d’amore”: primo posto, Premio della Critica “Mia Martini”, premio della Sala Stampa Radio e Tv, Premio Assomusica per la migliore esibizione live. E al successivo all’Eurovision Song Contest ha ottenuto il secondo posto con “Madness of Love”. Sul palco dell’Ariston è tornato altre due volte, sempre con grande successo di pubblico e critica: nel 2013 con “Sai (ci basta un sogno)” (quinto) e nel 2014 insieme a The Bloody Beetroots, con un progetto inedito che ha fuso jazz, elettronica, blues e gospel (medaglia d’argento con “Liberi o no”).
Cinque album all’attivo e tre EP in Italia, Gualazzi ha pubblicato in tutto il mondo (sempre con la Sugar), dalla Francia alla Germania, fino al Giappone (dove, nel 2018 è uscito “Best of”, una raccolta di successi contenuti nei suoi tre precedenti dischi). Il suo ultimo lavoro, “Love Life Peace”, ha conquistato il Disco D’Oro e il suo singolo di traino “L’estate di John Wayne” è stato in vetta alle classifiche radiofoniche per settimane fino ad arrivare ad ottenere la certificazione del Disco di Platino. Gualazzi ha composto anche per la tv e per il cinema. E’ autore di testo e musica, oltre che interprete al pianoforte, di “Vertigo”, brano contenuto nell’album “Sì” di Andrea Bocelli, candidato ai prossimi Grammy Awards.
A febbraio 2020 è uscito il suo nuovo album “Ho un Piano”, contenente la hit sanremese “Carioca”.
Dopo un’intensa attività live nell’estate 2021, con oltre 20 date in tutta Italia tra recital in piano solo e concerti in trio, il 23 novembre, data del centenario della nascita di Fred Buscaglione, Gualazzi ha pubblicato un EP di tributo in cui reinterpreta 5 brani del grande musicista e attore piemontese.
Il 10 giugno del 2022 è uscito per Sugar il suo ultimo album “Bar Del Sole” coprodotto da Vittorio Cosma, a cui ha fatto seguito l’omonimo tour estivo. A Urbino, la sua città natale, Raphael Gualazzi era solito suonare il pianoforte in un vecchio bar, decorato da soli di porcellana regalati negli anni da turisti e studenti del posto. Le prime settimane il suo pubblico era composto da un amico, la fidanzata di questo e i soliti frequentatori del bar. Nello spazio di un anno, centinaia di persone affollavano la via del Bar del Sole per ascoltarlo suonare e quello fu l’inizio di una lunga e bellissima, carriera, e così oggi Gualazzi, jazzista di fama mondiale, ma anche ormai uno dei più sbrilluccicanti nomi del pop italiano, ha deciso di ritornare, perlomeno concettualmente, al passato con un disco in cui rielabora dieci capolavori del repertorio cantautorale italiano, un disco intitolato proprio “Bar del sole”.